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Un workshop di danza che trae ispirazione dalle due icone della musica del Medio Oriente. Dalla tradizione alla fervida creatività: un percorso di apprendimento per indagare le connessioni tra movimento, musica e cultura. Le melodie possiedono il potere di portarci in epoche lontane, facendoci rivivere le passioni di artisti che hanno segnato il corso della storia musicale. E se fosse possibile incarnare tali passioni tramite la danza? È proprio questo l'obiettivo che la rinomata insegnante e artista Perla Elias Nemer si pone con il suo straordinario workshop "All Atrache - Ballando con Farid Al Atrache e Asmahàn". Perla Elias Nemer è una figura autorevole nell'ambito della danza e della musica araba. Grazie alla sua sensibilità e all'originalità del suo approccio, è in grado di guidarci in un'avventura travolgente, in cui la danza si trasforma nel mezzo per immergersi completamente nel meraviglioso mondo artistico

Dai caffè chantant ai teatri, l'incanto del Cairo prende vita sul palco del Teatro Vittoria. Immersi nella magia del Cairo degli anni '20, si poteva percepire l'energia vitale che pulsava ovunque. La città danzava al ritmo della creatività e della cultura, offrendo spettacoli e intrattenimenti senza fine. Dai caffè chantant ai teatri, dalle danzatrici seducenti ai cantanti di grande talento, il Cairo era un'incantevole oasi di fascino e mistero. Ci si poteva smarrire tra le strade labirintiche, avvolti dai profumi esotici e dai colori sgargianti, o concedersi il lusso di una serata al teatro, ammirando le opere dei grandi artisti della scena. Ma ciò che rendeva il Cairo degli anni '20 così speciale era la sua capacità di fondere l'arte e la cultura occidentale con le tradizioni arabe, creando un mix unico e irresistibile.     Ed è proprio a queste atmosfere affascinanti che si

Divenne celebre come la cantante di due Paesi, Egitto e Siria. All'inizio del XX° secolo la sua voce era una delle più influenti del mondo arabo. Immersi nel flusso incessante del tempo, spesso ci dimentichiamo di coloro che hanno segnato la storia della Musica Egiziana. Tra di essi c'è Fathiyya Ahmad, una voce che per anni è stata alla pari di Asmahan e Oum Koulsoum, le icone indiscusse dell'età dell'oro della musica araba. Eppure, oggi Fathiyya è stata dimenticata, cancellata dalla memoria collettiva. È una storia che suscita un forte rimpianto, perché è un destino ingiusto per un talento così eccezionale. La sua voce si è persa nel tempo, sebbene abbia toccato il cuore di molti spettatori. La storia di Fathiyya Ahmad è un monito a non dimenticare mai gli artisti che hanno reso grande la cultura del proprio Paese.   Una famiglia di artisti Fathiyya si distingueva per

Formazione teorica per danzatrici, insegnanti e allieve di danza orientale. Corso online sulla Storia della Musica e della Danza Egiziana. Appuntamento settimanale online il sabato alle ore 18,30. Storia Musica e Danza Egiziana online. L'approfondimento del linguaggio musicale richiede un adeguato studio ed educazione all'ascolto, ma ha  bisogno di una guida per comprenderne caratteristiche e trasformazioni. Un aspetto fondamentale per completare la preparazione della ballerina di danza orientale, perchè è profondo ed imprescindibile il legame tra la danza e la musica egiziana. Da anni accompagno le mie lezioni con approfondimenti culturali e conferenze, ma le domande e la curiosità delle allieve mi hanno spinta a dedicare un intero ciclo di lezioni sull'argomento. La chiusura forzata delle nostre sale, a seguito dell'emergenza sanitaria, ha quindi offerto l'opportunità per approfondire l'argomento. È quindi nata l'idea di un corso settimanale esclusivamente dedicato alla storia della musica e della

Frammenti da una conferenza su Oum Kalthoum "Entrava in scena con un vestito bianco, un vestito giallo, un vestito verde, la gente gettava il proprio cuore su di lei, li teneva a lungo nel suo calore, senza più fiato. A mezzanotte, quanto il programma annunciato finiva, aveva ancora voglia di cantare, attaccava con Ya Zalimni, Tu che mi tiranneggi, una lunga poesia che avevo composto per lei quindici anni prima, o allora con Amal Hayati, Speranza della mia vita, la second canzone di Muhammad. Questa parte del concerto era per il piacere, veniva concessa qualsiasi improvvisazione. Il pubblico si toglieva la giacca e si tirava su la gallabiyya. L'idolo avrebbe cantato lo sconforto di tutti e immergendocisi lo avrebbe dissolto. Sapeva che il popolo arabo sarebbe rimasto incollato alle radio, che le strade sarebbero state deserte, che i dirigenti avrebbero evitato